F. taceva ma la sua mente ripeteva come un mantra: “Le piacevo … Ciò è ben strano. Parla di me, anche se non riesco a riconoscermi. Che cosa ne è stato del mio antico io in tutti questi anni? Come ho fatto a perderlo di vista, al punto da non riuscire più a riconoscerlo?” In realtà, che la sua mente avesse perso contatto con il suo sé del passato, non lo stupiva più di tanto: F. era fin troppo consapevole di appartenere al Tempo. Tuttavia, ogni volta che avvertiva su di sé la potenza del suo influsso, ne rimaneva sempre affascinato, colpito dagli effetti entropici che esso aveva sulla percezione dell’esistenza: il Tempo dà tempo ma lo centellina con precisione matematica, istante dopo istante, sbriciolando il nostro io in un pulviscolo di schegge al tal punto minute, da non poterne più scorgere il nesso d’insieme, da non mostrare con il presente il più infimo legame di durée.



« F. taceva ma la sua... »


A quote saved on April 24, 2016.

#minutes
#Suo
#SU
#Io
#vistas


Top related keywords - double-click to view: