Fu allora che, poco prima che la donna rompesse il silenzio, F. comprese quanto gli era accaduto. Come in quell’antico romanzo celtico, la giovane e gentile Signora l’aveva braccato come il levriero la lepre, e quando aveva cercato di sfuggirle trasformandosi in un pesce guizzante, Lei a sua volta si era fatta lontra; ed quando ancora lui si era librato in volo come un’allodola, Lei ancora si era mutata in falco; spaurito, si era fatto piccolo piccolo come un chicco di grano, ma Lei era già diventata la gallina che lo aveva trovato e quindi ingoiato. Ma solo per riprenderlo nel suo caldo ventre, come la Grande Madre, e partorirlo una volta ancora, trasfigurato a se stesso e nella sua anima.