La grazia è l'amore gratuito, unilaterale ed originario di Dio per l'umanità. Fin dall'inizio della Riforma protestante, nel XVI secolo, i protestanti insistono in modo particolare su questo articolo di fede. In maniera indipendente dai propri meriti, l'essere umano è GIA' SALVATO malgrado la sua condizione di peccatore. Malgrado noi non siamo in grado di meritare alcunché da Dio a motivo della nostra situazione di totale miseria, non dobbiamo mettere in atto nessuna "pratica religiosa" per conquistarci l'amore, l'attenzione e la sua benevolenza. Questa fiducia assoluta in Dio solo rende gli uomini e le donne persone responsabili, adulte, libere da qualsiasi superstizione e mature. Proprio e soltanto perché sono amati, uomini e donne hanno ora la possibilità di amare il proprio prossimo. I protestanti cercano di fare il bene NON per acquisire dei meriti oppure per conquistarsi l'amore di Dio ma come risposta riconoscente per la salvezza data da Dio in Gesù Cristo soltanto. I protestanti non si rivolgono in preghiera ai morti e ritengono che essi siano già presso Dio: anche per questo - e perché non fondata sulla Scrittura - respingono la dottrina del Purgatorio, poiché la grazia sufficiente e perfetta di Dio ed il suo giudizio non ammettono soluzioni "intermedie". Non rendono dunque nemmeno il culto ai morti o ammettono loro funzioni d'intercessione e rifiutano, su base biblica, l'utilizzo di oggetti e paramenti ritenuti sacri, di reliquie, il culto delle immagini, delle statue, la pratica delle indulgenze e quanto ad essa collegabile. Non ammettono alcun tipo di culto a Maria, nostra sorella, né riconoscono quello dei santi o dei beati o possibilità da parte di qualsiasi creatura umana di facilitare, suscitare o mediare la grazia divina.