La coscienza c'era, la consapevolezza di quanto stava accadendo. Notò che le labbra del soldato diventavano fosforescenti, brillavano di una luce purissima rosa acceso; poi, formando un arco perfetto, le labbra guizzarono via, si staccarono dalla faccia del soldato, lasciando dietro di sé le normali labbra incolori; un emisfero del cervello di Rachmael aveva ricevuto l'LSD e aveva ceduto, senza dubbio quello destro, dato che lui era destrimano e il suo emisfero indifferenziato era dunque quello. L'emisfero sinistro resisteva ancora, vedeva ancora il mondo reale, materiale; pur privi della ragione astratta e incapaci ormai di processi cerebrali adulti, i centri superiori dell'emisfero sinistro lottavano per stabilizzare l'immagine del mondo che lui conosceva, lottavano sapendo che tra qualche secondo quell'immagine sarebbe svanita, sarebbe crollata, sarebbe stata travolta e cancellata dalla marea di dati percettivi grezzi, destrutturati, incontrollati, privi di ordine e significato, completamente avulsi l'uno dall'altro: la parte del suo cervello che imponeva la struttura dello spazio e del tempo ai dati in arrivo non sarebbe stata in grado di svolgere la propria funzione. E allo scoccare di quell'istante lui avrebbe fatto un balzo all'indietro di decenni. Sarebbe tornato al periodo iniziale dopo la nascita... all'ingresso in un mondo sconosciuto e incomprensibile. Rachmael aveva già vissuto quell'esperienza. Tutti gli esseri umani l'avevano vissuta, quando erano nati. Ma adesso... Adesso lui possedeva la memoria, la ritenzione del mondo noto che si stava disgregando. La memoria e il linguaggio. E inoltre era consapevole della metamorfosi che avrebbe subito la normalità. .... Per una frazione quasi immisurabile di secondo, osò guardare direttamente una configurazione luminosa oltremodo interessante, fu attratto dalla sua attività frenetica.



« Consapevolezza e memoria »


A quote saved on Nov. 17, 2014.

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