Rachmael lo colpì. Gli spaccò la bocca. I denti saltarono; delle schegge bianche schizzarono via e svanirono, e il sangue che splendeva come fiamma abbacinante, come un flusso radioso di limpido fuoco, sgorgò e occupò il campo visivo di Rachmael; la luminosità del sangue sommerse ogni cosa, cancellò tutto, e Rachmael vedeva solo quella luce sanguigna intensissima, e per la prima volta da quando il dardo lo aveva raggiunto provò un senso di meraviglia, non di paura; era bello, quello spettacolo. Lo affascinava, gli piaceva, e lui lo contemplò con gioia.